Ginecomastia

Con il termine ginecomastia si fa riferimento all’anomalo sviluppo delle dimensioni delle ghiandole mammarie nell’individuo di sesso maschile. Ciò implica, a livello estetico, lo sviluppo di un seno nell’uomo molto simile a quello della donna.  Nella maggior parte dei casi la patologia ha un impatto molto forte anche a livello psicologico, tant’è che gli uomini che convivono con la ginecomastia sviluppano problemi nell’ambito sociale e sessuale. 

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Approccio alla ginecomastia

Gli uomini che soffrono di ginecomastia sono tanti. Trattandosi di una patologia congenita ed ormonale si tende a sottovalutare l’influenza dei fattori esterni che contribuiscono allo sviluppo della stessa. Contrariamente a quanto creduto non ne sono affetti soltanto gli uomini con problemi relativi al peso ed all’obesità, ma individui di ogni età e forma fisica.

Dunque, per quanto la causa sia prevalentemente di tipo ormonale, un’alimentazione squilibrata e l’abuso di determinate sostanze (alcool, droghe, farmaci) sono fattori che contribuiscono in maniera rilevante al suo sviluppo.

Fortunatamente molti di coloro che ne soffrono decidono poi di sottoporsi all’intervento per la cura della patologia e la diminuzione del seno.

È possibile classificare la ginecomastia in tre modi: puberale, congenita ed indotta. Nel primo caso si presenta con lo sviluppo fisiologico dell’uomo e tende a sparire nel giro di qualche anno. Nel secondo caso, invece, si sviluppa per ereditarietà. Nell’ultimo caso è l’abuso di determinate sostanze ad alterare lo stato ormonale fisico a causarla. 

 

Ginecomastia maschile, sintomi e cause

I sintomi della ginecomastia variano a seconda che la patologia si manifesti in maniera monolaterale o bilaterale. È possibile riconoscerla dall’aumento della sensibilità della zona, ma in particolare dalla comparsa di protuberanze dolorose al di sotto del/i capezzolo/i e dall’aumento del tessuto ghiandolare e del volume del seno.

Le cause della ginecomastia dipendono principalmente da uno squilibrio ormonale nel corpo maschile, il quale produce un maggior numero di estrogeni rispetto al testosterone. Vediamo cos’è che causa questo squilibrio.

    Cambiamenti ormonali, in cui la produzione di estrogeni è maggiore rispetto a quella di testosterone.

  • pogonadismo (anomala secrezione degli ormoni sessuali), tumori testicolari a carico delle cellule che producono testosterone, ipertiroidismo, insufficienza epatica e renale.
  • Utilizzo di farmaci come steroidi anabolizzanti, anti-androgeni, anti ansiolitici, antidepressivi, antibiotici, chemioterapici ecc.
  • Abuso di alcool, marijuana, anfetamine ed eroina.
  • Aumento di prolattina.

Tra le cause naturali e fisiologiche vi sono le seguenti.

  • Ginecomastia neonatale, in cui i bambini nascono con una dimensione delle mammelle più grande della norma a causa degli estrogeni materni. Tuttavia si tratta di una condizione che sparisce nel giro di qualche settimana.
  • Ginecomastia puberale, causata dal cambiamento ormonale in fase di pubertà.
  • Ginecomastia senile, causata dalla riduzione dei livelli di testosterone con l’avanzare dell’età.

 

Ginecomastia vera e ginecomastia falsa

È possibile suddividere la ginecomastia in vera, falsa e mista.

  • Ginecomastia vera: il volume delle mammelle aumenta a causa dell’aumento della ghiandola.
  • Ginecomastia falsa: le mammelle aumentano di volume a causa dell’aumento del tessuto adiposo.
  • Ginecomastia mista: le mammelle aumentano di volume per entrambi i fattori sopra elencati.

 

Ginecomastia, rimedi ed intervento

Se si tratta di ginecomastia vera è probabile che la patologia regredisca in età puberale, tuttavia superato tale periodo è molto probabile che sia necessario l’intervento chirurgico per la risoluzione della malattia. Nel caso di ginecomastia causata da grasso localizzato è molto probabile che guarisca da sola al seguito di una corretta alimentazione finalizzata alla diminuzione del grasso corporeo.

Anche nel caso di intervento chirurgico vi sono varie soluzioni che è possibile adottare. Se si tratta di ginecomastia dovuta ad un eccesso di tessuto adiposo basta eseguire una liposuzione con anestesia locale, mentre se si tratta di ginecomastia dovuta ad un eccesso di tessuto ghiandolare è necessario asportare la ghiandola mammaria.

Le incisioni vengono effettuate nell’area dell’areola, verticalmente fino al solco sottomammario o lungo la piega inferiore del seno. In questi casi la durata dell’intervento è di 1 o 2 ore, dopodiché viene effettuato il day hospital. Al seguito di qualche giorno di riposo il paziente è in grado di riprendere il naturale svolgimento delle attività quotidiane.

 

Ginecomastia, decorso post-operatorio

È richiesto riposo fisico nelle 48 h successive all’intervento chirurgico. Durante i primi due giorni possono presentarsi dei gonfiori e delle ecchimosi sulla zona trattata, molto difficilmente vi è l’insorgere di complicanze come infezioni e sanguinamento.

Sebbene dal terzo giorno in poi sia possibile riprendere il regolare svolgimento delle attività quotidiane, è bene evitare di affaticarsi e di esporsi al calore. Dopo una settimana è possibile tornare a lavoro se non si tratta di un’attività che comporta elevati sforzi fisici e dopo due settimane si può riprendere lo svolgimento di tutte le attività.

Ginecomastia prima e dopo

I risultati che si ottengono con la ginecomastia sono visibili sin da subito.

Esempi di Ginecomastia sono ricercabili online e consultabili su decine di siti web. Il Dottor Della Corte si avvale di tecnologie all’avanguardia che permettono di avere un’idea di quali saranno i risultati sul proprio corpo prima ancora di effettuare l’intervento.

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Domande frequenti sulla ginecomastia

Dopo quanto tempo è possibile tornare in palestra?

Durante i primi due giorni successivi all’intervento chirurgico di correzione della ginecomastia, è meglio riposare per favorire la guarigione. A partire dal terzo giorno, si può tornare alle attività quotidiane, ma evitando eccessive fatiche. La rimozione della ghiandola mammaria richiede un adeguato tempo di guarigione, quindi non è consigliabile praticare sport finché non si è completamente guariti. In generale, si raccomanda di attendere almeno 14 giorni prima di riprendere l’attività fisica, ma è sempre meglio consultare il proprio chirurgo estetico per un parere personalizzato.

Si può risolvere la ginecomastia con la dieta?

Il volume del seno maschile può essere influenzato dalla dieta solo se è formato da un accumulo di tessuto adiposo. Se invece il seno è ghiandolare, la dieta non avrà alcun impatto su di esso. È importante tenere presente che la perdita di peso non avviene in modo specifico in una sola parte del corpo, ma dipende dalla distribuzione delle cellule adipose. Questo significa che per ridurre il volume del seno adiposo, potrebbe essere necessario perdere molto peso.

È necessaria l'anestesia generale per l'operazione?

La correzione della ginecomastia viene eseguita con una leggera sedazione del paziente. Tuttavia, se la procedura viene effettuata insieme ad altri interventi, potrebbe essere necessaria l’anestesia generale. In entrambi i casi, la tecnica anestesiologica utilizzata permette una rapida ripresa.

Costo di un intervento di rimozione ginecomastia

Il costo di un intervento di rimozione ginecomastia varia a seconda di vari fattori, tra cui la tecnica adottata, la tempistica di intervento e dunque la condizione di partenza e così via.

In ogni caso il costo complessivo è variabile e andrà discusso con il medico in sede di primo colloquio.

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