Rimozione tatuaggi
Il tatuaggio viene richiesto da uomini e donne di diversa età. Per quanto la maggior parte di questi individui si ritenga soddisfatta del risultato, c’è chi per un motivo o per un altro desidera poterlo rimuovere e chi invece l’ha già rimosso. La rimozione dei tatuaggi con il laser lascia però sorgere diversi dubbi in chi deve effettuarla. Ci si chiede se il processo sia doloroso, come funziona, quanto costa, se apporta dei segni sul corpo e così via.

Rimozione tatuaggi, come funziona
In tempi non molto recenti la rimozione di un tatuaggio era considerata un vero e proprio intervento chirurgico, in quanto il tatuaggio veniva rimosso mediante l’impiego di una procedura barbara e dolorosa che lasciava profonde cicatrici sul corpo.
Molte persone evitavano di sottoporsi a questo intervento proprio perché era preferibile tenersi il tatuaggio indesiderato piuttosto che una cicatrice molto evidente e poco piacevole esteticamente.
Rimozione tatuaggio con laser
Si tratta del trattamento più moderno ed innovativo, capace di rimuovere un tatuaggio nel modo più sicuro ed efficace possibile. Mediante l’utilizzo del laser Q-Switched è possibile distruggere il colore del tatuaggio, suddividendo le particelle di inchiostro fino a renderle quasi invisibili, così che possano essere eliminate dal corpo durante il processo di guarigione.
Il laser produce delle onde elettromagnetiche che a contatto con la pelle creano un effetto di fotomeccanica e frantumano le particelle di colore. L’eliminazione completa del tatuaggio richiede diverse sessioni, il che dipende da una serie di fattori, in particolare dalle dimensioni del tatuaggio e dalla tecnica con cui è stato realizzato.
Dal momento che durante la fase di guarigione vi è l’impossibilità di esporsi ai raggi UV, sarebbe preferibile effettuare il trattamento nel periodo autunnale o invernale.
La rimozione tatuaggi con laser è la soluzione più efficace e meno dolorosa.
Rimozione con dermoabrasione
Rimuovere un tatuaggio con la tecnica della dermoabrasione vuol dire eliminare completamente l’inchiostro e parte degli strati cutanei superficiali. Mediante l’impiego del dermoabrasore è possibile scegliere la profondità con cui raschiare la pelle, il che varia a seconda delle dimensioni del tatuaggio.
Trattandosi di una tecnica dolorosa, la procedura prevede che il paziente venga anestetizzato localmente o generalmente. In ogni caso è consigliabile rimuovere il tatuaggio con dermoabrasione solo se troppo grande e troppo ingombrante. Il trattamento lascia infatti una serie di cicatrici poco piacevoli.
È consigliato rivolgersi ad un professionista per evitare l’insorgere di spiacevoli effetti collaterali.
Rimozione con peeling chimico
Rimuovere il tatuaggio con la tecnica del peeling chimico prevede una procedura molto più semplice delle altre. Sulla zona in cui è presente il tattoo viene applicata una soluzione a base di acido tricloroacetico e TCA che viene assorbita dalla pelle, portando alla formazione di una vescica che poi si stacca da sola. Ciò avviene perché il TCA, mediante la riduzione dell’adesione tra le cellule, esfolia la pelle ed elimina la parte superficiale.
Tuttavia si tratta di una tecnica molto più dolorosa delle altre e non efficace allo stesso modo, in quanto il tatuaggio non viene rimosso definitivamente.
Rimozione tatuaggio, criteri da valutare
Le tecniche di rimozione dei tatuaggi sono diverse, come visto nei paragrafi precedenti, ed il risultato varia a seconda di determinati criteri, così come la scelta del trattamento più adeguato da effettuare. Vediamo di seguito quali sono i fattori che influiscono.
- Colorazione del tattoo: risulta ovvio pensare che i tatuaggi colorati, in particolare se dotati di pigmenti gialli o bianchi, sono molto più complicati da eliminare.
- Colore della pelle: a seconda della carnagione il tatuaggio può risultare più o meno complesso da rimuovere. Solitamente la pelle scura richiede più sedute per una rimozione efficace.
- Data di effettuazione: se il tatuaggio è molto recente, è molto più complesso riuscire a rimuoverlo. Ciò accade perché l’inchiostro è ancora bello carico e fresco, non consumato dagli anni.
Rimozione tatuaggio prima e dopo
I risultati sono apprezzabile già dopo la prima seduta ma è dopo alcune settimane dal trattamento che si consolida il risultato definitivo. Ovviamente dipende tutto dalle dimensioni del tatuaggio da rimuovere.
Esempi di trattamenti per la rimozione di un tatuaggio sono ricercabili online e consultabili su decine di siti web. Il Dottor Della Corte si avvale di tecnologie all’avanguardia che permettono di avere un’idea di quali saranno i risultati prima ancora di effettuare il trattamento.
Domande frequenti sulla rimozione tatuaggi
Dopo aver rimosso un tatuaggio può restare l'alone?
C’è una tecnologia che garantisce l’assenza di cicatrici quando si rimuovono i tatuaggi, tuttavia esiste anche un piccolo inconveniente che va considerato. Si tratta della possibilità di lasciare un’ombra del vecchio tatuaggio, nota come “ghost”. Questo accade quando le particelle di inchiostro non sono state rimosse completamente a causa di una profondità troppo elevata o di una posizione irraggiungibile dall’onda laser. Anche se questo effetto “ghost” può accadere, non c’è da preoccuparsi troppo. Con il tempo tende a diventare sempre meno evidente e spesso diventa invisibile con l’abbronzatura.
Possono restare delle chiazze bianche al posto del tatuaggio rimosso?
Quando si effettua la rimozione dei tatuaggi, è importante scegliere il giusto tipo di laser. Ad esempio con i migliori strumenti sul mercato l’ipopigmentazione diventa praticamente impossibile. Questo perché i laser in questione non hanno un’alta affinità con la melanina, il pigmento che dà il colore alla pelle. Inoltre, persino i fototipi più scuri possono sottoporsi al trattamento senza correre il rischio di sviluppare ipopigmentazione.
Il trattamento di rimozione tatuaggi è doloroso?
La rimozione dei tatuaggi è in genere ben sopportata dalla maggior parte delle persone. Ciò è anche dovuto al fatto che viene eseguita contemporaneamente una refrigerazione aria per rendere il processo meno fastidioso. Tuttavia, in caso di zone molto sensibili o per soggetti che sono particolarmente delicati, potrebbe essere necessario utilizzare una crema anestetica per alleviare il dolore.
Quanto dura un processo di rimozione?
I protocolli attualmente consigliati prevedono sedute ogni 30-40 giorni, quindi la rimozione completa di un tatuaggio può richiedere del tempo. Se non si è disposti ad accettare questi tempi è necessario confrontarsi con il chirurgo di fiducia al fine di valutare alcune alternative o rinunciare al trattamento.
Costo della rimozione tatuaggi
Il costo di una seduta di rimozione varia a seconda di vari fattori, tra cui la grandezza dell’area da trattare, la tecnica adoperata, le zone di intervento, la tolleranza di chi si sottopone all’intervento e così via.
In ogni caso il costo complessivo è variabile e andrà discusso con il medico in sede di primo colloquio.
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